Alcune sere nascono magiche e tengono insieme molte cose. Solidarietà e vicinanza a bambini di altri continenti, affetto, emozione, allegria. Sono sere nelle quali ogni cosa sembra possibile, un tempo bellissimo, tutto sudato, una stagione ribelle, l’istante in cui scocca l’unica freccia che arriva alla volta celeste e trafigge le stelle. Sere di occhi e sorrisi che raccontano condivisione, determinazione, divertimento, dedizione. Sere, come questa, di quasi Natale, in cui sembra di poter disporre persino degli agenti atmosferici. Di poter aggiungere un tocco di neve, abito candido per vestire una sera speciale.
The Joyful Gospel Ensemble in concerto per la solidarietà al Teatro Era di Pontedera è stato questo e molto altro! C’era un’associazione intera, orgogliosa e divertita, c’erano le istituzioni, c’erano tantissimi amici del Bhalobasa, con la loro vicinanza e la loro generosità. Le offerte confluiranno nel progetto “Welcome to my home! Una casa per i bambini di Burdwan”.
Una cornice splendida, suono e acustica molto puliti, programma musicale intenso e godibilissimo, un grande coro gospel di Livorno, 35 coristi e solisti e cinque musicisti, uno spettacolo ricco di energia e carica emotiva con un repertorio capace di spaziare dallo Spiritual tradizionale al Contemporary Gospel e che ha toccato i suoi punti più alti con Hallelujah, In my dreams, Somebody to love, Oh happy day. Non ci siamo fatti mancare neanche una chiusura con tutti i volontari dell’associazione ad eseguire un pezzo insieme al coro, sul palco. Perché come sempre il Bhalo è versatile, accoglie, si pone domande, si mette a disposizione e al servizio…Si mette in gioco!
Quella di ieri sera era una versione 2.0 o addirittura 3.0. Il Bhalobasa aveva smesso per una volta la fruit bianca della festa della bandana o gli indumenti tipici degli amici nati in altri paesi, aveva indossato il vestito gessato, il tailleur grigio fumo, (se ti tagliassero a pezzetti il vento li raccoglierebbe) le scarpe lucide, spesso sognando i jeans ed il maglione largo più consono a certe “scanzonatezze” così frequenti. Anche questo ci piace. Questa lontananza da ogni divisa, questa versatilità nell’esteriorità e nell’abbigliamento, questa adattabilità che un po’ vuol dire noncuranza e già profuma di “importanza alle cose giuste” e di impegno bello, genuino.
Due o tre cose più specifiche prima di finire e, perché no, anche un po’ autocelebrative. La constatazione di un lavoro di squadra in cui tutti sanno svolgere con intelligenza e rispetto il proprio compito, roba da fare invidia ai migliori Zeman e Guardiola. La determinazione, la passione delle “alte sfere” nel curare ogni particolare, nel provare a non tralasciare niente, in termini organizzativi ma anche di attenzione alle persone, di ringraziamento e gratitudine agli amici, alle istituzioni…un fuoco bello da vedere e capace di riscaldare!
La maturità e affidabilità dei giovanissimi, il coraggio così raro di saper scommettere, davvero, su di loro e insieme la consapevolezza a priori che sarà una scommessa giusta, ben fatta!
L’assessore Stefano Tognarelli ricordava nel suo intervento le difficoltà del nostro Paese, la crisi economica evidente, tangibile, eppure in cinque giorni il Bhalobasa ha avuto il privilegio di stare insieme a mille amici, di imparare e di trasmettere, di vivere insieme due momenti di comunità, di cura, di dignità, intese in senso ampio e estensivo.
E ogni volta che c’è di mezzo il Bhalo si sente quel profumo di vero, di trasparente, di autentico!
Un profumo contagioso che anche tu che stai leggendo, che ieri sera eri con noi, che ti stai ponendo delle domande…puoi venire a sentire personalmente! Perché anche a questo serve un concerto così!
D’altra parte…di questo si vive, e di tanto altro ancora, che inseguiamo come i cani, respirando dal naso, per finire invece, ancora sorridenti, ancora abbaianti, di un dolore a caso…
2 Commenti
dalla sicilia, con tanto affetto e partecipazione, sono felicissimo di aver partecipato, un immenso grazie per il vostro impegno!!!!
È molto utile aver pubblicato il resoconto! Aiuta quelle persone che, come me, avrebbero tantissimo voluto esserci ma non hanno proprio potuto. Nel mio esilio transalpino mi mancano il Bhalo e i suoi volontari. Mi manca l’imbustamento, le riunioni e mi manca persino il lavare i tegami sporchi dopo il pranzo annuale!! Mi sforzo di sublimare a distanza e grazie alle parole scritte da Juri ci sono un po’ riuscita…
Un abbraccio a tutti e complimenti per la bellissima serata!