Nessi, barbarie e barriere è il tema dell’edizione 2015 del tradizionale appuntamento biennale del Cnca in programma a Spello da giovedì 8 a sabato 10 ottobre. Ci saremo, con un gruppo di volontari, anche dietro le quinte. Non solo, infatti, parteciperemo all’assemblea, coordinati da Massimo Bettini e da Armando Zappolini, presidente del CNCA e fondatore e presidente onorario della nostra associazione, ma saremo attivi nell’organizzazione e impegnati anche in cucina. Lo stile Bhalo, insomma, che cerca di coniugare mente e cuore, pensiero e azione, ideali e impegno, valori e concretezza. Si può fare nesso e collegare, per riprendere il leitmotiv dell’assemblea, anche in questo modo, con spirito di servizio e grandi motivazioni a orientarlo. Noi ci proviamo!
– “Fare nesso è collegare, è tessere perché da quando nasce a quando muore l’uomo cuce, annoda, collega questi fili che io chiamo “fili adottivi”, e questi fili sono proprio il nesso”; (Bergonzoni)
– “Tutti a sentire, nell’aria, un’incomprensibile apocalisse imminente; e, ovunque, questa voce che corre: stanno arrivando i barbari! Ma chi sono davvero i barbari?” (Baricco)
– “Davanti allo spettacolo affascinante della globalizzazione non ne vediamo le frontiere, ma le ritroviamo con forza nel tessuto urbano disgregato, con quartieri-ghetto che portano ad uno sviluppo al contrario. Una metropoli, oggi, accoglie tutte le diversità e le disuguaglianze del mondo, ed è in questo senso una città-mondo. Il mondo appare in questa visione un mondo della discontinuità e del vietato. Bisogna ripensare oggi l’elemento della frontiera, per comprendere le contraddizioni della nostra società: una frontiera non è uno sbarramento, ma un passaggio”. (Augè)
Spello 2015 vuole offrire uno spazio e un tempo per continuare a coltivare la speranza, per sostenere il discernimento dell’intelligenza e lo sviluppo dell’immaginazione, per sollecitare a misurarci con la coerenza delle nostre azioni e sviluppare capacità di collaborare e cooperare.
Spello 2015 come crocevia per tutti coloro che nel mondo del sociale, dell’economia, dell’ambiente, desiderano:
– creare nessi, flussi, correnti;
– mettere in circolo, muovere, mobilitare;
– rompere recinti in un tempo inedito e di transizione;
– abbattere le sponde, attraversare barriere.
Lo faremo attraverso momenti di lavoro in plenaria e nei tre Cantieri laboratorio, nei quali avremo l’opportunità di confrontarci, a partire da sguardi e esperienze, per capire come si può generare sociale e nuovi modelli di sviluppo, creare contesti di accoglienza e integrazione per fronteggiare i processi migratori, praticando anche forme cooperazione internazionale, pensare a nuovi modelli e risposte, sollecitati dai cambiamenti nei fenomeni che riguardano le condizioni di fragilità, vulnerabilità e i processi di marginalizzazione.
Alcune domande ci accompagneranno, in modo trasversale, nei vari momenti di lavoro di Spello 2015:
• una società che non cambia, che non muta, che non si evolve in qualche modo è costretta a scomparire. E allora come ci si confronta con i cambiamenti? il cambiamento è un’occasione? oppure ci chiudiamo e tiriamo i remi in barca? Siamo pronti per metterci in discussione? Siamo in grado di dare risposte diverse?
• Quali chiavi di lettura scegliamo di utilizzare per innovare la nostra capacità di sguardo e azione? Come fare i conti con i vincoli con la contingenza senza rinunciare a garantire diritti?
• Quali alleanze e come? Quale integrazione tra diversi settori? Quale rapporto tra Stato, mercato, terzo settore e cittadinanza?
• Come sostenere le organizzazioni del terzo settore verso un operare nel territorio in forma sistemica e come sviluppare capitale sociale ed economico non dipendente in modo preponderante dalle Pubbliche Amministrazioni? Come riflettere sui processi organizzativi e democratici di funzionamento delle organizzazioni del terzo settore?
2 Commenti
Mai stato a Spello.
Eccezionale accoglienza delle volontarie di Bhalobasa e dei pasti serviti!