Stiamo seguendo in queste ore, con grande apprensione, quello che sta accadendo in Burkina Faso. I nostri referenti, amici e i bambini fortunatamente stanno bene.
Ma la situazione resta critica. L’esercito ha annunciato alla televisione e alla radio nazionali di avere preso il controllo del paese e di avere sciolto il governo dopo che la guardia presidenziale aveva arrestato il presidente ad interim Michel Kafando e il primo ministro Yacouba Isaac Zida. Il potere è stato preso dal generale Gilbert Diendéré. Durante l’arresto molti manifestanti si sono riuniti fuori dal palazzo presidenziale per protestare contro il colpo di stato, ma l’esercito ha disperso la folla sparando in aria.
Sono stati cancellati i voli per uscire dal Burkina Faso ed è stato imposto un coprifuoco.
Le proteste, a fine 2014, si erano concentrate soprattutto contro la proposta di Compaoré di modificare la Costituzione per potersi presentare per un nuovo mandato da presidente. Stavamo per partire per il Burkina, in quel momento, ma non è stato possibile!
La guardia presidenziale, il corpo dell’esercito che ha guidato il colpo di stato, viene considerata molto vicina proprio al deposto Compaoré: il generale Diendéré è stato per decenni suo consigliere.
Per l’11 ottobre erano state fissate importanti elezioni nazionali, che speravamo potessero portare democrazia, stabilità, pace per questo popolo in sofferenza.Gli arresti del presidente e del primo ministro sono stati condannati dalle Nazioni Unite e dall’Unione Africana.
Siamo in attesa di vedere come si evolve la situazione, il prossimo viaggio Bhalo per il Burkina è previsto per i primi di febbraio e desideriamo molto tornare dai nostri amici burkinabè, stare loro vicini anche concretamente oltre che con pensieri e affetto mentre continuiamo a gestire i progetti e i sostegni a distanza nel Paese, grazie ai nostri preziosi referenti.
Confidiamo che tutto si risolva senza ulteriori drammi e che questo sia possibile.
Sogniamo un Burkina finalmente libero!
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