Storia di Angel

10 luglio 2017

STORIE DI SAD
Angel e il Progetto Teresa

Prima di tutto Angel è bella, molto bella. Ogni giorno lascia lo Slum di Kampala e a pochi passi trova la sua scuola “In Need Home” che la accoglie, la protegge, la nutre, la istruisce.
È contenta Angel ,studia volentieri e ci dicono sia molto brava. La incontriamo così, durante un viaggio con Bhalobasa. Noi abbiamo appena visitato lo Slum e torniamo con il cuore gonfio di tante cose uguali e diverse nel nido di Annie, la direttrice. Ci riceve in un luogo pulito e accogliente e ci offre da bere, da mangiare, ci laviamo le mani e restituiamo a questi gesti un sapore perduto, il sapore del dono.
Fuori i ragazzi giocano come giocano i bambini africani, con quel sorriso luminoso che odora d’Africa e con lo sguardo che del cielo africano sembra aver incamerato i colori accesi e insieme le speranze, al di là e ben oltre le disperazioni.
Annie ci presenta Angel, una delle bambine che sosteniamo; ha gli occhi più luminosi che si possano immaginare. Ci dicono però che da qualche giorno non sta bene, il suo sorriso si è spento, lamenta mal di pancia. Forse ha bisogno di un’ecografia. Potrebbe trattarsi di un’infiammazione all’appendice. Più tardi, al nostro rientro dall’Africa, ci diranno meglio.
Angel ha qualcosa di rotto dentro, qualcosa che le è stato rotto. In quello Slum dove si dorme in tanti in una stanza, in troppi, e non necessariamente con chi ci ama e ci protegge. Annie ci racconta la storia di Angel e di altre bambine che come lei ogni giorno rischiano di perdere l’innocenza. Annie capisce oltre i loro silenzi, vede quello che loro nascondono,quello che neppure sanno. Ce lo racconta, semplicemente ce lo racconta.
Noi abbiamo abbracciato Angel e le altre bambine ed è nato il Progetto Teresa. Proteggiamo le bambine dello Slum! In Need Home da scuola si trasforma in un alloggio per le bambine che non hanno una casa o non hanno una famiglia all’interno della baraccopoli di Kampala. Lì,tra le mura di questa nuova casa, sono al sicuro, protette dalle cure di Annie, sottratte a qualsiasi imposizione che sia la solitudine della strada o la compagnia forzata.
Il volto di Angel ha di nuovo i bei colori dell’Africa, l’Africa madre e nutrice, l’Africa buona, l’Africa che spera e che ha il diritto di farlo.
Noi ci crediamo e questa storia, come tante altre, ci incoraggia nell’andare avanti.

Miria Fulceri
Volontaria del Settore Segreteria e sostegni
(segreteria@bhalobasa.it)


BOX

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Qualcosa di importante

Angel è un nome di fantasia, ispirato dall’infinita dolcezza della bambina, e nella foto non è ritratta. Raccontiamo la sua storia per far capire come un sostegno a distanza, un progetto e la collaborazione con una buona referente come Annie possano cambiare la vita di un bambino… ma non vogliamo in alcun modo ledere i diritti di Angel e delle altre bambine così ferite e provate.
Vogliamo solo proteggerle, in ogni modo, e donare loro una vita bella come i loro occhi splendenti.
Per informazioni: sponsorship@bhalobasa.it, progetti@bhalobasa.it.

3 Commenti

chiara

Molto bello. Grazie Miria. Da madre di una bambina, da donna è difficile pensare a un mondo dove succedono cose simili. Fortuna che col progetto Teresa, Bhalobasa riesce a aiutarne qualcuna.

11 luglio 2017
Miria

Grazie Chiara. Credo sia difficile capire per chiunque . Sapere che il Bhalo “c’è ” in situazioni così estreme penso possa essere per noi motivo di orgoglio. Di grande orgoglio.

16 luglio 2017