For Tiziana, for Tanzania. Un concerto gospel per trasformare il dolore di una perdita in speranza.
È stato Andrea Geloni, un nostro amico di Carrara, a farci conoscere Tiziana Aquino, il suo amore per gli altri. Lei se ne è andata all’improvviso, meno di un anno fa, a soli 44 anni lasciando un vuoto che, per quello che ha rappresentato la sua vita bella, non poteva restare muto a lungo. Il 26 maggio, alle 21.15, nella Sala Michelangelo del Quartiere Fieristico di Marina di Carrara (ingresso 5, via Maestri del Marmo) ci sarà, infatti un concerto, coordinato dal coro Joyful Singers (con la partecipazione dei Kinnara, dei Laeti Cantores e di Rev. Dayana Adu Bineym) per ricordarla. Il ricavato (l’ingresso è a offerta) confluirà nel progetto socio-sanitario che il Bhalobasa sta portando avanti nell’arcipelago di Bumbire, in Tanzania. Il dispensario, in realtà un vero e proprio piccolo ospedale, indispensabile per garantire visite, interventi di emergenza e la sicurezza dei parti è già stato costruito ma deve essere completato e dotato, tra le altre cose, di attrezzature medicali e, nell’ultima fase del progetto, di una barca-ambulanza che consentirà di trasportare le persone malate da un’isola all’altra e nell’ospedale di Bukoba, sulla terraferma. I collegamenti, infatti, sono scarsi e le persone che vivono nelle isole spesso non ricevono neanche le cure minime. La barca porterà il nome di Tiziana. Per informazioni sul progetto: progetti@bhalobasa.it.
Per informazioni sul concerto e prenotazioni scriveteci: comunicazione@bhalobasa.it.
Il ricordo di Andrea e degli amici di Tiziana
Tiziana Aquino ci ha lasciati a giugno 2012. È stata una zia, una moglie, una figlia, una sorella, un’amica e molto altro. Dovunque ha sempre seminato calore e attenzione. Chiunque abbia avuto la fortuna di conoscere Tiziana lo sa. Sa di aver ricevuto più di quanto abbia dato. Questo progetti è un tentativo, fallito in partenza, di pareggiare i conti. È un’enorme fatica immaginare il mondo senza di lei. Possiamo solo sperare che sua un po’ meno faticoso se riusciamo a portare, a nome suo, un sorriso in un posto lontano, in cui un piccolo aiuto può significare cambiare una vita. Chiunque abbia sperimentato sulla propria pelle l’affetto di Tiziana sa che esiste – perché l’ha provata – una forza, gentile e instancabile, capace di spaccare ogni dolore. Dobbiamo solo imparare a unire le forze. A pensare che a volte bastano un sorriso e un abbraccio. Noi, gli amici di Tiziana, lo sappiamo bene. E dimenticarla è fuori questione. Mettere il bene degli altri davanti alla nostra fatica – come faceva Tiziana – forse non è giusto, ma a volte è necessario, sia agli altri che a noi. A noi che abbiamo avuto la fortuna di vederla rimboccarsi le maniche. Adesso tocca a noi!
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